Europa: PVC in continuo rialzo
In Europa, le nuove offerte di PVC che sono state annunciate finora per settembre indicano piccoli aumenti nonostante la chiusura leggermente in calo dell’etilene. Il trend rialzista è entrato nel 16° mese, con le dinamiche tra domanda e offerta che rimangono il fattore chiave nella determinazione del mercato. Inutile dire che i prezzi del PVC hanno raggiunto nuovi record.
Alcuni produttori regionali hanno applicato aumenti fino a €30-50/ton sulle loro offerte, mentre altri hanno iniziato con aumenti inferiori pari a €10-20/ton o devono ancora decidere le loro politiche di prezzo al momento della pubblicazione. Citano i livelli elevati raggiunti dai prezzi del PVC, che potrebbero ridimensionare l’espansione dei margini.
Da quando il trend rialzista è iniziato all’inizio di giugno 2020, i prezzi spot del K67 hanno visto aumenti complessivi di circa €900-950/ton ovvero del 135% in Italia e in Nord Europa
Mentre alcuni player del mercato si aspettavano una ripresa delle importazioni verso la fine dell’anno, le interruzioni dell’offerta statunitense a causa dell’Uragano Ida e dalla logistica ferma, dovrebbero continuare a frenare le importazioni nella regione. Inoltre, i player del settore trovano rischioso acquistare materiale di importazione a causa dei frequenti ritardi nelle consegne.
Edilizia spinge in rialzo la domanda
La domanda di PVC è stata sostenuta da un aumento delle attività nei settori dell’edilizia e delle costruzioni. I player non si aspettano un rallentamento della domanda finché le condizioni meteorologiche rimarranno favorevoli. Secondo i player, i trasformatori hanno il portafoglio ordini pieno per settembre e ottobre, per non parlare della necessità di recuperare gli ordini arretrati a causa della scarsità di offerta di PVC.
Secondo quanto riferito, i compoundatori più grossi hanno ordini fino a dicembre tra richieste elevate e ordini arretrati. Nel frattempo, i produttori di tubi hanno difficoltà nel passare i costi sui loro prodotti finiti a causa degli impegni contrattuali semestrali.
Gli attuali indicatori di mercato suggeriscono che ci vorrà del tempo prima che i livelli di offerta regionali si riprendano completamente, a causa del forte interesse all’acquisto e delle interruzioni lungo l’intera catena di approvvigionamento. Se la domanda dovesse diminuire nei prossimi mesi, ciò consentirebbe ai venditori di ricostruire le proprie scorte.
(Fonte: Chemorbis.com)